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il terremoto

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L’anima delle case

 

 

Cari Tutte/i,

non è facile mettere nero su bianco le emozioni che si provano nel sapere che il caldo infernale di questa lunga estate di angoscia e dolore vi espone al caldo estivo paragonale ad una “serra mortificata”.

Perché mortificata …perché questo terremoto è stato crudele come gli altri che lo hanno preceduto …perché la terra si è rivolta con tenacia non conoscendo “ credo”, non conoscendo “religione”. 

Vi  penso e vi ripenso…vorrei possedere una lunga striscia di terra ( ma questa volta sicura) dove costruire le vostre case uguali a quelle di prima, esattamente uguali a quelle che il terremoto ha spazzato via  lasciando un vuoto assoluto!

Vorrei poter edificare pezzo per pezzo utilizzando lo stesso cemento con il quale sono stati costruiti i vostri alloggi, questo per poter ricreare esattamente quello che è stato demolito in poco tempo. Vorrei poter ricostruire l’anima delle case come si fa con il “lievito madre” del pane per poi sfornare alla stessa stregua del terremoto case variopinte di colori che ricordano l’arcobaleno, oggi simbolo di pace .

Vorrei poter restituire dignità, amore, certezza, la stessa certezza che si è dissolta  quando la terra ha tremato!  Invece sento il vostro dolore, vedo le vostre facce provate dall’ineguagliabile stordimento che lascia traccia di solitudine.

Vorrei moltiplicarmi tante volte quanto sono le vostre case e costruire con altrettanta attenzione le vostre dimore  alla stessa maniera del formicaio che si muove con estrema precisione nell’accantonamento e cura del loro cibo.

Vorrei dare stabilità alla vostra precarietà, vorrei poter spegnere il vostro senso di “stordimento “ che ha toccato i vostri cuori.

Vi vedo impressionati, inermi per la grande pena che ha invaso tutta la vostra anima …le perdite dei vostri cari, il senso di totale precarietà poiché in quei momenti avete vissuto il panico ed  avete perso la fiducia in voi stessi.

Avete assorbito il tremore della terra, avete provato  il senso della perdizione…invano i vostri occhi hanno cercato luoghi sereni perché la terra ha tremato a lungo…

Ora è giunto il momento di ricostruire e si comincia con il “calore” che spero vi giunga TUTTO .Vi abbraccio con le mie gracili braccia e dentro questo cerchio ci metto tutto il mio affetto che sono sicura arriva un pochino nei vostri cuori perché vi penso e vi ripenso e penso a quanto è duro vivere “ baraccati “ nelle tendopoli , sotto un sole cocente e mortificante perché questo calore estivo si associa ancor più al fatto che non si ha un proprio tetto…tutto è andato in frantumi ..si è spezzata l’anima , l’anima delle cose, degli affetti sicuri, delle persone, l’anima delle case .

Ma voi, popolo ricco di ingegno, gente che conosce il senso del sacrificio, che sa edificare anche sul terreno dal quale ha subito il sopruso, abbiate di nuovo il coraggio  di ricominciare. La forza  per voi sia un sentimento comune, la gioia sia di nuovo nei vostri cuori. Io vi accompagno giorno dopo giorno, non c’è un momento che non vi ricordo. La certezza che ho sia anche la vostra fede della nostra esistenza che trova appagamento” nella sete di vivere “ del quotidiano..,

Con grande affetto,

la vostra cara amica Rosalba

 

 


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